Quattro nuovi giudici assegnati dal Csm a Rieti, la fine dell'emergenza è più vicina

11/05/2025
L'entrata del tribunale
L'entrata del tribunale
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Quattro nuovi giudici, nominati dal Csm, arriveranno entro l’anno a Rieti, ponendo fine a un’emergenza toghe che va avanti da due anni, originata da trasferimenti, passaggi di magistrati di prima nomina ad altre giurisdizioni e congedi temporanei dal lavoro. Emergenza, va detto, che non risparmia neppure gli altri otto tribunali del Lazio (su tutti c’è Latina, dove arriveranno 7 giudici, e poi Viterbo, Cassino e Civitavecchia) e molti altri in Italia, ma a Rieti viene avvertita maggiormente perché detiene l’organico più piccolo della regione e soltanto poche assenze sono sufficienti a rendere la situazione critica.Tre dei giudici assegnati a piazza Bachelet dal Csm, magistrati vincitori di concorso nominati lo scorso anno, impegnati attualmente nella fase del  tirocinio,  prenderanno servizio al civile (due) e al penale (il terzo), mentre il quarto rinforzo è un reatino, Paolo Mariotti, 40 anni, in magistratura da un decennio dove ha iniziato come giudice al tribunale di Catanzaro prima del trasferimento a Spoleto e ora torna nella sua città di nascita. Andrà a ricoprire la funzione di giudice del Lavoro, il settore che più di tutti ha sofferto per i continui cambi di titolare in questi ultimi due anni, consentendo all’attuale titolare Alessio Marinelli di rientrare nel settore penale. 

All’appello, per completare l’organico, a questo punto manca solo il nuovo presidente del tribunale che dovrà sostituire Pierfrancesco de Angelis, che dal settembre 2024 dirige la sezione Gip/Gup di Roma. Le funzioni di supplente vengono svolte dal presidente di sezione penale Costantino De Robbio, succeduto alla guida dell’ufficio a Carlo Sabatini – ora al tribunale di Roma con stesso incarico – ma i tempi non saranno brevi e l’iter per la nuova nomina non si concluderà prima del 2026. La speranza dell’avvocatura è quella di non assistere al ripetersi di un copione già visto quando più della metà degli otto tirocinanti assegnati a Rieti tra il 2018 e il 2019 sono transitati al Tar, lasciando scoperture in organico che si sono poi tramutate in situazioni emergenziali, soprattutto nel settore del Lavoro. Ma il tribunale sabino è storicamente considerato un trampolino di lancio per giudici prevalentemente romani che dopo alcuni anni cercano di rientrare nella capitale.