L'ex Pretora di Rieti e Poggio Mirteto, Paola D'Ovidio, eletta membro del nuovo Csm, il pm Palazzi battuto

22/09/2022
Paola D'Ovidio
Paola D'Ovidio
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L’ex Pretora di Rieti e Poggio Mirteto, Paola D’Ovidio, sarà uno dei componenti del nuovo Consiglio Superiore della Magistratura che entrerà in attività dopo la riforma del ministro della Giustizia Marta Cartabia, varata in seguito al caso Palamara. Romana, 60 anni, la D’Ovidio è attualmente sostituto procuratore generale della Cassazione, dove è approdata nel 2015 svolgendo all’inizio funzioni nell’Ufficio del Massimario, dopo aver ricoperto numerosi incarichi al tribunale di Roma. L’ex pretora, esponente di Magistratura Indipendente, ha prevalso nel collegio unico nazionale riservato ai magistrati, ottenendo 1861 preferenze nelle votazioni che si sono svolte il 18 e 19 settembre, e distaccando nettamente il secondo eletto, Antonello Cosentino (AreaDg), che si è fermato a 1.226 voti.

In corsa per l’elezione tra i togati c’era anche Mario Palazzi, sostituto procuratore distrettuale a Roma, ed ex pubblico ministero a Rieti negli anni 2.000 nella procura guidata da Alfredo Rossini, una delle più proficue di sempre. Il magistrato, che si è battuto per contrastare l'approvazione dei referendum sulla giustizia, protagonista in maggio a Rieti di un riuscito convegno-confronto, organizzato dalla Camera penale, con il presidente dei penalisti italiani Gian Domenico Caiazza, non ce l'ha fatta. Ha ottenuto 621 voti arrivando terzo tra i pubblici ministeri e neppure il ripescaggio l'ha favorito, premiando un collega di Taranto.

Paola D’Ovidio, entrata in magistratura nel 1989, ha prestato servizio a piazza Bachelet e poi nel presidio giudiziario mirtense dal 1993 al 1999, occupandosi di tutti gli affari civili, del lavoro, nonché delle esecuzioni mobiliari, oltre a curare l’emissione dei decreti ingiuntivi. E’ stata la giudice di importanti cause di lavoro, alcune delle quali hanno riguardato i contenziosi aperti contro la Banca Popolare di Rieti e Cassa di Risparmio di Rieti, prima del loro assorbimento in Unicredit e Intesa San Paolo, promossi da sindacati e dipendenti, pronunciando sentenze che in alcuni casi sono state recensite da riviste forensi specializzate.

E’ la seconda volta, nella storia del Csm, che la Sabina esprime un suo rappresentante. La prima fu nel 2000 con l’avvocato Franco Coccia come membro laico, originario di Roccantica dove nacque il padre Ugo (storico segretario del Psi esiliato a Parigi e direttore de L’Avanti), deputato eletto per più legislature tra le file del Pci nella circoscrizione umbro sabina, nonché sindaco di Poggio Mirteto.

In passato, va ricordato che al tribunale di Rieti prestò servizio per un breve periodo come sostituto procuratore, prima di dedicarsi alla professione di avvocato, Cesare Mirabelli, diventato poi vice presidente del Csm e quindi della Corte Costituzionale