
Un brindisi augurale per il nuovo lavoro che l’attende all’Asl di Modena, dove sarà uno dei tecnici dell’ufficio che si occupano della prevenzione nei luoghi di lavoro nel settore Igiene e Sanità pubblica, un lavoro che già conosce perché svolto volontariamente presso la Asl di Rieti, e l’auspicio di poterlo nuovamente impiegare come interprete in processi e inchieste che riguardano cittadini albanesi. Dimitri Adriano Zenaj ha collaborato per oltre quindici anni al fianco di magistrati e avvocati del tribunale presenziando agli interrogatori resi dai detenuti in carcere o durante i dibattimenti in aula, come pure traducendo in italiano i contenuti delle conversazioni intercettate tra gli indagati nell’ambito delle indagini per reati che hanno riguardato prevalentemente violenze, rapine in casa, spaccio di droga e furti . In tribunale magistrati e personale degli uffici giudiziari lo hanno voluto salutare con un brindisi (tra i presenti c’erano il presidente di sezione penale Carlo Sabatini, il pm Lorenzo Francia e i giudici onorari Loredana Giannitti e Massimiliano Auriemma) e ringraziare per il lavoro svolto sempre con professionalità e serietà, tanto da fargli guadagnare la fiducia dell’intero ambiente giudiziario.
La sua storia in Italia era iniziata nel 1991 con lo sbarco a Bari dalla nave Vlona, salpata da Durazzo con venti mila albanesi in fuga dalla caotica situazione politica ed economica in cui era finito il paese. Non era tornato indietro, come invece molti altri connazionali avevano fatto convinti da piccole somme di denaro ricevute dalle autorità italiane, ma era rimasto per iniziare un percorso di integrazione insieme al resto della famiglia con cui si era poi ricongiunto. Nel 2003 è stato tra i primi laureati del corso universitario istituito da La Sapienza presso la Sabina Universitas come tecnico della prevenzione in campo sanitario, poi ha iniziato la collaborazione con il tribunale come interprete, Nel 2022, infine, ha ottenuto la cittadinanza italiana, ma continuando a mantenere quella albanese, con decreto firmato dal presidente della repubblica Sergio Mattarella.