Popolazione detenuta in carcere a Vazia, la percentuale degli stranieri è la più alta del centro Italia

28/12/2023
Manifestazione dei sindacati penitenziari
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Inaugurato nel 2009 e destinato a ospitare un massimo di 250 detenuti, capienza ormai superata da anni, oggi la casa circondariale Nuovo Complesso di Vazia è l’istituto penitenziario che ospita la maggiore percentuale di stranieri detenuti, che arriva a toccare il 57 per cento, risultando la più alta nel Centro Italia in confronto alle presenze registrate nei carceri di altre regioni come Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. In Italia, su 189 istituti di detenzione, la struttura di Vazia figura al 25° posto, mentre è al 55° posto per il sovraffollamento, pari al 38 per cento, ma in questo è preceduta dagli altri istituti del Lazio Regina Coeli, Latina, Velletri, Viterbo, Civitavecchia. La fotografia del rapporto arriva dal Ministero della giustizia che periodicamente elabora i dati sul mondo carcerario, dove la situazione sul sovraffollamento delle strutture è diventata esplosiva, di pari passo con la carenza di personale e il continuo aumento del numero dei suicidi e di aggressioni commesse dai reclusi ai danni di agenti di polizia penitenziaria.

Per quanto riguarda la percentuale maggiore di soggetti stranieri rinchiusi a Vazia, una delle ragioni è legata alla presenza nel Nuovo Complesso della sezione “F”, denominata sex offender, un reparto protetto riservato ai detenuti responsabili di violenze e abusi sessuali, che pertanto sono esclusi dal regime comune per evitare loro di essere vittime di eventuali ritorsioni da parte di altri ospiti in quanto i reati che hanno commesso, secondo un codice carcerario non scritto, sono ritenuti infamanti. Nella sezione di Vazia, secondo dati ufficiosi, gli stranieri condannati per reati sessuali che arrivano da ogni parte d’Italia anche per scontare pene definite, è di gran lunga  superiore al 50 per cento e questo dato, unito al numero degli altri stranieri reclusi che si sono macchiati di altri delitti, soprattutto legati al traffico di droga, contribuisce a rendere minoritaria la popolazione dei detenuti italiani presenti nel Nuovo Complesso.