Il mondo del teatro dice addio a Piero Fasciolo, una vita al servizio della cultura

21/12/2023
Piero nel suo teatro
Piero nel suo teatro
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Piero Fasciolo “era” il teatro, quello inteso come passione autentica da trasmettere agli altri, e questo amore lo aveva legato al Flavio Vespasiano per oltre 40 anni, tutti spesi per rendere sempre più attraente il tempio dell’acustica, come l’aveva definito il maestro Uto Ughi dirigendo un concerto nel 1994. Piero se n’è andato a 68 anni, in modo inaspettato, perché dopo l’operazione al cuore affrontata alcuni mesi dopo essere andato in pensione ad aprile 2022, aveva ripreso in pieno la sua attività. Quando si congedò ufficialmente dal Comune di Rieti, in concomitanza con la Giornata Internazionale della Danza, allestì l'opera lirica più rappresentata al mondo, "La Traviata" di Giuseppe Verdi, in forma semiscenica, con l'orchestra Nova Amadeus di Roma che festeggiò i 30 anni dalla sua costituzione. Le sue parole, quel giorno, colpirono l’animo di tutti coloro che lo conoscevano e apprezzavano: “Ho tanto amato il nostro teatro, ma continuerò a dirigere e organizzare eventi artistici sia all'interno del prestigioso monumento che in altri spazi cittadini e in altri luoghi del territorio provinciale, al servizio dell'arte e della collettività che non finirò mai di ringraziare”.

Se Rieti ha conquistato un posto al sole nel panorama della danza internazionale grazie al concorso Città di Rieti, questo risultato si deve in massima parte proprio a Fasciolo, testimone di stagioni culturali che l’hanno visto interlocutore privilegiato della coppia Franca Valeri-Maurizio Rinaldi ai tempi del concorso lirico Mattia Battistini che, agli inizi degli anni 90, rischiò di traslocare a Roma per una lite esplosa tra i soci del direttivo, ma poi restò al Flavio Vespasiano grazie alla preziosa opera di mediazione condotta dallo scomparso assessore alla Cultura Umberto Sebastiani, che al suo fianco aveva proprio Fasciolo.

Piero dalle tante idee, come quella che sviluppò insieme al vice sindaco della giunta Tabellini, Renato Cruciani, facendo nascere a Rieti “Estate Insieme”, la kermesse che in piazza Cesare Battisti richiamò, ogni anno, molti personaggi del mondo dello spettacolo e della musica, a partire da Gigi Proietti (tre mila persone assistettero alla serata), proseguendo con Gino Bramieri, Enrico Montesano, Riccardo Cocciante, un giovanissimo Enrico Brignano, Raf, e poi concerti musicali allestiti al campo Fassini dove si esibirono Antonello Venditti e Eros Ramazzotti. “Il suo scopo, sostenuto dalle giunte di cui fece parte,  era quello di riportare la gente a vivere la realtà del centro storico – ricordava Fasciolo -  proponendo iniziative che potessero garantire una larga partecipazione di pubblico e far rivivere vicoli e strade. Ci riuscì, coinvolgendo anche il Terminillo in serate apprezzate soprattutto dai turisti”.

Il nome di Piero Fasciolo resta poi indissolubilmente legato al Labro Festival, capace di crescere in sole nove edizioni fino a diventare un appuntamento fisso per gli amanti della lirica e del balletto. Ciao, Piero.