Giustizia in affanno, a Rieti non si ferma la fuga dei giudici verso il Tar, a Poggio Mirteto è emergenza

08/02/2024
Giuramento nell'aula Caperna delle nuove toghe
Giuramento nell'aula Caperna delle nuove toghe
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Giustizia reatina in affanno, a partire dall’esodo di magistrati verso altre amministrazioni, per finire alle difficoltà in cui si dibatte l’ufficio del Giudice di pace di Poggio Mirteto, una situazione che non rappresenta certamente un unicum nel panorama giudiziario italiano, ma in una piccola realtà come quella di Rieti si ripercuote in modo negativo sull’organizzazione del lavoro.

In tribunale, l’annunciato trasferimento della giudice Francesca Sbarra, vincitrice di concorso al Tar del Lazio, assegnata da pochi mesi alla sezione lavoro rimasta scoperta dopo la partenza di Rosario Carrano e una breve parentesi gestita dalla collega Giorgia Bova, tornata al penale, rischia di aprire uno scenario di difficoltà nell’organizzazione del lavoro perché si preannunciano momenti difficili anche nella sezione fallimentare per il previsto congedo di un’altra toga che non rientrerà, presumibilmente, prima del 2025. Se il ministero non interverrà con la nomina di nuovi giudici, oppure con l’applicazione di magistrati distrettuali, soluzione per la quale sta lavorando il presidente del tribunale Pierfrancesco de Angelis in sintonia con il Consiglio dell’ordine degli avvocati, con cui il confronto è continuo, allora non è difficile prevedere un periodo emergenziale che si riteneva superato dopo l’arrivo a Rieti, tra il 2018 e il 2019, di otto giovani magistrati di prima nomina, destinati a sostituire i colleghi più anziani trasferiti in blocco a Roma.

Carrano e Scarpato al Consiglio di Stato

Ma cinque di loro, nel frattempo, hanno optato per la giustizia amministrativa; Raffaello Scarpato, Rosario Carrano, Gianluca Verico, Virginia Arata e ora Francesca Sbarra che lascerà Rieti nei prossimi mesi. Per Scarpato e Carrano, poi, il Tar ha rappresentato solo una tappa verso il Consiglio di Stato, dove sono approdati brillanti vincitori di concorso. Per il presidente dell’Ordine deglia avvocati, Attilio Ferri, “è comunque una soddisfazione, perché questo significa che da Rieti escono giudici preparati”. Resta il fatto che un fenomeno così non si registrava da tempo perché i trasferimenti dei singoli magistrati sono sempre stati scadenzati a distanza di tempo uno dall’altro.

Giudice di pace

Giustizia reatina in affanno anche per quanto riguarda l’ufficio del Giudice di pace di Poggio Mirteto, dove la decisione del ministero di nominare due nuovi magistrati onorari non si è ancora tramutata in atti concreti. Nessuno sa, dopo oltre un anno, quando i nuovi incaricati arriveranno e neppure si conoscono i loro nomi, così tocca al coordinatore del giudice di pace Nicola Perrone, dividersi tra Rieti e Poggio Mirteto per assicurare la continuità del servizio. Situazione che non potrà, naturalmente, protrarsi a lungo, perché i settori civile e penale stanno facendo registrare un aumento del numero dei procedimenti, anche per le aumentate competenze assegnate ai giudici onorari che richiedono un maggiore impegno. Situazione, questa, che fa il paio con l’emergenza tribunale, contribuendo a sollevare non poche ombre sulla giustizia reatina.