Dalla legge Carotti alla riforma Cartabia, l'evoluzione del rito abbreviato nel libro di Cristian Baiocchi

17/02/2023
Il convegno
Il convegno
Printer Friendly, PDF & Email

Il rito abbreviato sotto la lente di ingrandimento di un avvocato che ha collocato lo studio e l’approfondimento della materia penale tra le priorità della propria professione. Cristian Baiocchi, penalista di ultima generazione, direttore della Scuola Forense Sabina del Consiglio dell’ordine degli avvocati, autore già di diverse pubblicazioni giuridiche e relatore in convegni e corsi di formazione in ambito processuale penale, firma il libro “Profili evolutivi del rito abbreviato”, lavoro di 135 pagine edito da Key Editore, un’opera che, come sottolinea l’autore nella presentazione, “ha lo scopo di evidenziare gli spazi lasciati vuoti dal legislatore nella disciplina del rito abbreviato, colmati dalla giurisprudenza” e, più avanti, spiega che “l’obiettivo è di raggiungere quegli spazi angusti del rito per offrire al lettore uno strumento pratico che analizzi la prassi giurisprudenziale”. Nel finale del libro, poi, l’avvocato Baiocchi si sofferma nell’analizzare tutte le novità del rito abbreviato legate all’attuazione della riforma Cartabia, nella parte in cui ha apportato modifiche al codice di procedura penale avente per oggetto proprio la disciplina del rito abbreviato.

Un lavoro impegnativo, che sarà presentato il 24 marzo all'Auditorium di Santa Scolastica, in via terenzio Varrone (ore 15), a Rieti, nel corso di un incontro promosso dalla Camera Penale, che vedrà la presenza del giudice Andrea Fanelli, magistrato che ha saputo ben interpretare l’applicazione del rito abbreviato nei tanti anni in cui ha ricoperto le funzioni di Gip/Gup nel tribunale di Rieti, e proseguite adesso in quello di Roma, autore di importanti sentenze che hanno ottenuto il sigillo finale della Cassazione. Ad aprire il pomeriggio sarà l'avvocato Pietro Carotti, storico penalista di riferimento per gli avvocati reatini, relatore nel 1999 della legge che porta il suo nome e che introdusse la riforma del Giudce unico. L’esperienza di Fanelli, maturata in tanti anni di attività e celebrando processi in abbreviato anche di risonanza nazionale, si rivelerà preziosa per un dibattito che si preannuncia ricco di spunti e di motivi di riflessione, a conferma dell’interesse che il tema suscita tra i penalisti.