Avvocati e Covid, legittimo impedimento ampliato per figli minori e familiari

14/04/2021
L'entrata provvisoria del tribunale
L'entrata provvisoria del tribunale
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L’avvocato può invocare il legittimo impedimento quando si trova in isolamento fiduciario o è sottoposto a quarantena a causa dell’infezione da Covid19, nonché in periodo di sorveglianza sanitaria purchè non preventivabile, e a chiedere il rinvio della causa civile o penale dove era prevista la sua partecipazione. E’ una circolare firmata dal presidente del tribunale di Rieti, Pierfrancesco de Angelis, a fare chiarezza su una questione molto dibattuta a livello nazionale, ma ora affrontata e regolamentata anche in Sabina dopo l’iniziativa assunta dal Comitato Pari Opportunità presso il Consiglio dell’ordine, sostenuto in questa azione anche dagli altri organismi forensi locali dell’Aiga, della Camera Penale e della Camera Civile.

In sostanza, vengono apportate significative modifiche al precedente protocollo di intesa stipulato nei mesi scorsi tra le associazioni e la presidenza del tribunale, in relazione al punto che riguarda le necessità dei figli minori, specialmente se di età fino a tre anni o in condizione di allattamento. In passato, infatti, alcuni episodi controversi registrati in alcuni  tribunali italiani avevano portato i giudici ad assumere decisioni in senso negativo, non accogliendo le richieste di rinvio invocate dagli avvocati.

Nel documento firmato dal presidente de Angelis, i giudici vengono “invitati a considerare legittimo impedimento la condizione in cui si trova l’avvocato e a rinviare l’udienza e ad accettare la richiesta di non partecipare al processo anche “nel caso in cui nella medesima situazione di soggetti colpiti dall’infezione vengano a trovarsi figli minorenni o familiari non autosufficienti conviventi con l’avvocato”.